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L'INTERVISTA - DELLA GUARDIA, UN VINCENTE ALLA CORTE DI MANCONE

  • Immagine del redattore: ASD Gaeta
    ASD Gaeta
  • 26 set 2024
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 6 nov 2024

Il suo acquisto ha rappresentato la classica ciliegina sulla torta del duo Grasso-Venerelli, impreziosendo e completando il reparto arretrato a diposizione di Mancone.

Angelo Della Guardia, difensore centrale, classe 1995
Angelo Della Guardia, difensore centrale, classe 1995

Angelo Della Guardia, centrale classe 95' con un passato importante alle spalle, abbina le qualità del marcatore puro a quelle del difensore moderno di stampo "guardioliano", risultando - in modo sempre più evidente - uno degli elementi imprescindibili per gli equilibri tattici della squadra biancorossa.


•⁠ ⁠Angelo, finalmente sono arrivate due vittorie consecutive, la prima senza subire gol in campionato. Sembrate -partita dopo partita- sempre più affiatati e coesi. Cosa pensi di questo avvio di annata e del vostro rendimento difensivo.


Sono sempre stato dell’idea che vincere aiuta a vincere, anche perchè nelle prime due partite di campionato, soprattutto con l'Arce, forse ci è mancato solo quello, per le trame e occasioni avute sul campo. È stato un primo scorcio di campionato tutto sommato positivo, ma con l’ambizione e la voglia di dover migliorare possiamo e dobbiamo fare ancora meglio. L’aver subito zero gol domenica è un premio che va attribuito a tutta la squadra, non solo ai difensori; abbiamo dei giocatori esperti che riescono a dare una mano in tutti i reparti e questa è una grande cosa per l'intero gruppo.


•⁠ ⁠Domenica c'è il Roccasecca ancora fermo a zero punti. L'anno scorso la squadra di Grossi costruì una buona fetta della salvezza sul proprio campo. Che partita ti aspetti?


Sarà una gara difficile, così come lo saranno tutte, perché l’eccellenza laziale quest’anno penso sia paragonabile ad una serie D mascherata. L'assenza dell’obbligo dell’under, infatti, rende il girone B tra i più difficili di questa categoria, costringendo tutte le squadre ad affrontare ogni partita nel modo giusto sotto ogni punto di vista, sia tecnico che mentale.


•⁠ ⁠Montespaccato, Lodigiani, UniPomezia e Ferentino a punteggio pieno, voi in scia. Quali rivali temi maggiormente e come giudichi complessivamente il livello del girone B.


Sarà una battaglia appassionante fino alla fine, che probabilmente vedrà coinvolte più compagini. Bisogna temere ogni avversario , ma allo stesso tempo anche il Gaeta deve essere consapevole di essere temuto da tutti, anche se questo dipenderà esclusivamente da noi.


•⁠ Hai vinto un campionato da protagonista all'Igea Virtus, confermandoti l'anno successivo in D per poi approdare all'ambizioso Gaeta. Cosa ti ha spinto ad indossare la maglia biancorossa.


Lasciare l’Igea Virtus non è stato semplice: potrei paragonarlo al bambino che lascia la madre per andare all’asilo per la prima volta, ma la voglia di nuovi stimoli e di dimostrare il mio valore in campionato così difficile penso abbia fatto la differenza. Se poi a a tutto ciò aggiungiamo la serietà e l’ambizione della società, unitamente alla voglia di fare bene sia dello staff che del gruppo, penso che otteniamo il mix perfetto in grado di confermare la bontà di questa scelta.


•⁠ ⁠Per concludere, descrivici il tuo approccio iniziale con la città e i tifosi gaetani.


Gaeta è una città stupenda e spero di poterla vivere a pieno anche nella quotidianità fuori dal campo. Con i nostri tifosi spero di potermi far conoscere prima di tutto come persona e, in secondo luogo, come giocatore, cercando di ripagare i sacrifici che loro fanno nei nostri confronti e delle loro famiglie, sottraendo tempo prezioso per dedicarlo a sostenerci in casa e in trasferta.


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