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  • Immagine del redattoreUfficio Stampa ASD Gaeta

L'INTERVISTA - EMANUELE COLARIETI, SCUSATE IL RITARDO

Aggiornamento: 26 set

Torna il consueto appuntamento del giovedì con l'intervista con i calciatori biancorossi. Oggi è il turno di emanuele Colarieti.


Emanuele Colarieti, centrocampista, classe 1999
Emanuele Colarieti, centrocampista, classe 1999

Centrocampista moderno, duttile e poliedrico, Emanuele Colarieti può definirsi come uno degli "acquisti" più importanti della stagione in corso del Gaeta. Il suo ritorno in attività a pieno regime, infatti, ha contribuito immediatamente a restituire dinamicità ed equilibrio alla squadra, oltre a consacrarlo sempre come uno dei migliori in campo. 

 - Emanuele, partiamo dal primo trionfo in coppa con il Monte San Biagio. Quanto è importante sotto l'aspetto psicologico esservi sbloccati dopo due pari in campionato.

Molto, anche perché sia con l'Arce con l'Anagni abbiamo raccolto meno di quanto seminato. Questa è stata una vittoria fortemente voluta, un punto di partenza da cui costruire la nostra "casa"mattoncino dopo mattoncino. 

- E domenica, in campionato, arriva il rinnovato ed ambizioso Atletico Pontinia. Che partita vi aspettate?

Conosciamo bene l'Atletico, contro cui ci siamo già confrontati anche in amichevole. Loro sono un avversario scorbutico, in grado di metterti in difficoltà sotto l'aspetto tattico e con buone individualità tecniche. Abbiamo le nostre armi per fronteggiare il loro stile di gioco, e siamo desiderosi di portare a casa i primi tre punti davanti il pubblico del "Riciniello".

- A proposito di tifosi. Il fattore ambientale, la spinta della gente gaetana: un altro fattore imprescindibile per sognare in grande.

Gaeta è una piazza bellissima, affascinante. La società sta cercando di coinvolgere i nostri tifosi, proprio per "sprigionare" questa energia e creare una simbiosi tra squadra e gaetani in grado di spingere il club verso grandi traguardi. Noi, dal canto nostro, ce la metteremo tutta, cercando di creare l'entusiamo necessario. 

- Si preannuncia un campionato livellato, sia in testa che in coda. Il vostro obiettivo è lottare per il vertice, nonostante la concorrenza spietata. 

Qualitativamente l'Eccellenza è cresciuta molto con l'esclusione degli under; il direttore Grasso e mister Mancone hanno allestito una rosa molto competitiva, completando alcuni ruoli addirittura con "doppioni" e calciatori interscambiali e di categoria superiore. Detto questo, però, noi siamo consci delle nostre potenzialità, e non vogliamo nasconderci:  l'ambizione resta quella di lottare fino all'ultima giornata contro ogni avversario, soprattutto quelli partiti con i favori dei pronostici alla vigilia.

- L'assenza forzata, il lento recupero e le emozioni legate al ritorno in campo in questo nuovo inizio. Dalla caduta alla rinascita. 

Ho vissuto probabilmente l'anno più complesso della mia vita, affrontando la pubalgia e tutte le problematiche connesse. In estate ho lavorato tantissimo, focalizzando - insieme all'intero staff- l'attenzione sulle criticità emerse in passato,  cercando così di ridurre al minimo le possiiblità di nuovi infortuni muscolari. Voglio aiutare la squadra come non ho potuto fare l'anno scorso, gettando l'anima in campo per questi colori e per i miei compagni. Insomma, scusate il ritardo. 


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